Zuccherificio Spinetta Marengo

 

 

 

Ciao Scheletrine e Scheletrini! Oggi vi somministro una dose di archeologia industriale (che non fa mai male), perché andiamo a esplorare lo  Zuccherificio Spinetta Marengo, un autentico mix tra natura e opera umana ormai in decadenza.

 

 

Zuccherificio Spinetta Marengo storia

Fondato nel maggio 1900 e appartenente a una società belga, lo zuccherificio Spinetta Marengo, quando era attivo, produceva circa 10 mila quintali di zucchero l’anno.

Esso venne chiuso perché la lavorazione delle bietole prodotte nell’alessandrino furono concentrate nello stabilimento del Gruppo Cavarzere a Casei Gerola, località sita in provincia di Pavia.

 

Piani di riqualificazione andati in fumo

Negli anni 2000 furono ideati dei piani di riqualificazione dell’area, ma a oggi non è stato fatto nulla, anzi la natura si sta riprendendo tutto quel che è suo e si respira una piacevole area post-apocalittica, all’interno della quale è anche possibile mangiare le susine, visto che sono presenti diversi alberi.

Prima di entrare Molly ha avuto da ridire dichiarando di non provare entusiasmo per l’archeologia industriale, ma appena dentro il secondo capannone ha iniziato ad arrampicarsi; per la serie chi disprezza compra.

 

 

Foto

Se volete vedere le foto cliccate qui.

 

 

Link

 

 

Zuccherificio Spinetta Marengo come entrare

L’ingresso è davvero molto semplice, basta attraversare un pezzo di rete rotta e il gioco è fatto. Occhio solo ai rovi.

Se vi è piaciuto l’articolo, condividetelo sui vostri social e diffondete il verbo della Maletita.

 

 

Social Network