SCARPONI URBEX - La Maletita Feliz

Ciao Scheletrine e Scheletrini! Oggi voglio parlare degli scarponi urbex perché, amati oppure odiati, sono un accessorio indispensabile per qualunque esploratore che si rispetti.

Sebbene siano antiestetiche, non dimentico mai di indossarli prima di accedere all’interno di qualunque sito abbandonato.

Scarponi urbex: perché sono importanti

Gli scarponi urbex sono importanti, se non addirittura fondamentali, per il 99,9% delle esplorazioni urbane, poiché aiutano a prevenire distorsioni e danni ai piedi.

Bisogna infatti tenere sempre a mente che i luoghi abbandonati pullulano di chiodi, vetri rotti, lamiere e altri oggetti contundenti, i quali possono facilmente attraversare la suola di una banale scarpa da ginnastica.

La suola degli scarponi è invece più spessa e le sue numerose zigrinature prevengono rovinosi scivoloni.

Certo, indossarli per molte ore è fastidioso, ma nessuno vi vieta di portare con voi delle scarpe di ricambio più comode da indossare in auto e una volta terminata la missione.

Come scegliere gli scarponi urbex

Quando giunge il momento di scegliere gli scarponi urbex, mi accerto che tali calzature soddisfino i seguenti requisiti:

– altezza alla caviglia per prevenire distorsioni e assicurarmi dunque maggior protezione;

– idrorepellenza, così da poter avere i piedi asciutti qualora dovessi immergerli in piccole pozzanghere o fare urbex durante una giornata piovosa;

– colori neutri per attirare l’attenzione il meno possibile;

– comfort assoluto: mai, mai e poi mai acquistare delle calzature scomode, perché devono essere le alleate numero uno; a mio avviso è meglio recarsi direttamente in negozio per provarle e sapere la taglia corretta;

– possibilità di lavarli in lavatrice, così da risparmiare tempo e fatica (col cavolo che mi metto a lavarli a mano);

– buon rapporto qualità/prezzo: spendere qualche decina di euro in più può davvero fare la differenza, visto che gli scarponi devono essere considerati un vero e proprio investimento destinato a durare nel tempo.

Se vi è piaciuto l’articolo, condividetelo sui vostri social e diffondete il verbo della Maletita.