Ciao Scheltrine e Scheletrini! In questa esplorazione vi porto allo splendido Manicomio di Racconigi o La Fabbrica delle Idee, situato in pieno centro città, è uno dei più pericolanti che abbia mai esplorato: per metterlo in sicurezza è stata persino chiusa tutta la via e il palazzo avvolto con spesse reti metalliche.
A dispetto di tutte queste barriere l’accesso è davvero molto facile: basta entrare da una porta aperta
per tornare indietro nel tempo e respirare la forte inquietudine trasudata da queste antiche mura, ma fai attenzione perché siete alla vista di tutti.
Questa struttura è stata dedicata a Chiarugi (famoso psichiatra toscano del ‘700) e la sua
costruzione è iniziata nel 1786 per essere terminata nel 1829.
Il progetto iniziale era quello di fondare un ospedale di carità e opere pie, ma fu abbandonato
per far diventare l’edificio un collegio per i figli degli ex militari.
Nel 1871 è stato adibito a manicomio grazie alla sua posizione centrale, elemento piuttosto insolito
visto che strutture di questo genere venivano solitamente collocate in periferia, in quanto i malati
mentali rappresentavano unicamente un elemento di vergogna.
Il Chiarugi ha 3 piani, due cortili interni e la superficie coperta si estende per 10 mila mq.
La sua zona parte dal centro città e finisce in periferia con un grande parco.
Per quanto riguarda i padiglioni, erano così adibiti:
– PADIGLIONE CHIARUGI: suddiviso in reparto uomini e reparto donne;
– PADIGLIONE MARRO per gli uomini tranquilli;
– PADIGLIONE TAMBURINI per le donne tranquille;
– PAGILIONE MORSELLI con celle di contenzione per i pazienti acuti.
Era inoltre una città nella città: vi lavoravano circa 500 persone ed erano presenti una panetteria,
una colonia agricola per l’ergoterapia, un laboratorio di ricerche cliniche, uno di anatomia patologica,
uno di radiologia, uno di elettroterapia, una sala operatoria per gli interventi al sistema nervoso e
la casa delle suore che prestavano servizio all’interno della struttura.
Il maggior picco di pazienti si è registrato durante le due Guerre Mondiali, quando il numero non andava
al di sotto dei mille, ma anche negli anni 60-70 quando raggiunse la quota dei 1400.
Negli anni 60 al Manicomio di Racconigi venne dato il sarcastico appellativo di Fabbrica delle Idee per
sottolineare la differenza tra la produzione operaia dei beni materiali e quella visionaria delle
idee matte.
Chiuse i battenti nel 1981 e da quel momento lo storico Padiglione Chiarugi ha cominciato a versare
in stato di degrado e abbandono sempre maggiore, tanto che l’ASL vorrebbe abbatterlo poiché i costi
di recupero sarebbero decisamente elevati.
L’esplorazione è davvero molto interessante perché si possono ammirare i dipinti della chiesa, ma soprattutto
le vecchie attrezzature sanitarie ancora in buone condizioni.
Se volete vedere le foto del Manicomio di Racconigi cliccate qui
Bella domanda…L’ingresso cambia sempre perché continuano a bloccare gli accessi. Al momento non ho informazioni precise.
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