Ciao Scheletrine e Scheletrini! Benvenuti alla Fabbrica della Morte, così chiamata per l’ingente quantità di rifiuti tossici che produceva e che ancora sono presenti. Devo ammettere che questo luogo ha un aspetto un po’ inquietante, ma sapete bene quanto io sia affascinata da tutto ciò.
La Venchi era in origine era una fabbrica che si occupava della trasformazione degli scarti dei pomodori in concime ed è rimasta attiva fino agli anni 80.
Dopo questo periodo è stata abbandonata dai e successivamente è stata addirittura soprannominata la nuova Chernobyl dagli abitanti del luogo.
La parte privata è già stata bonificata dai proprietari, mentre quella demaniale è ancora in attesa dei fondi regionali, che chissà quando arriveranno…Intanto la Velchi, giorno dopo giorno, decade e si distrugge sempre più per sottolineare l’incuria e l’inesorabile passare del tempo.
Notate bene: il nome non è da confondere con la Venchi, anche perché quest’ultima è ancora attiva, produce cioccolato e affini e sta meglio di noi.
Questa fabbrica si trova sulla strada provinciale tra San Giorgio e Carpaneto e da quanto ho appreso, la storica ciminiera che per decenni ha caratterizzato il panorama locale è stata demolita. Potete leggere l’intero articolo cliccando qui.
Se volete vedere le foto de La Fabbrica della Morte cliccate qui
L’ingresso alla Fabbrica della Morte è davvero molto semplice e le strutture interne non sono particolarmente pericolanti. Se l’articolo vi è piaciuto, condividetelo con sui vostri social, mi farebbe davvero piacere.
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