LA MIA NUOVA BORSA URBEX

Ciao Scheletrine e Scheletrini! In occasione del Black Friday, ho acquistato la mia nuova borsa urbex perché la mia stava tirando le cuoia già da tempo.

Dopo un po’ di tempo con una borsa Carpisa presa su Vinted, sono tornata ad acquistare una borsa Kipling (premetto che non c’è nessun ADV, ma l’ho acquistata personalmente) perché a mio avviso è il miglior marchio per fare urbex, a partire dal tessuto iper resistente ad acqua, strappi, graffi e abrasioni.

Una delle punte di diamante di questo utilissimo accessorio è la molteplicità di tasche e scomparti, dove posso mettere chiavi, cellulare, portafoglio, fotocamera e tanto altro in dimensioni ridotte. Quando si fa urbex è infatti bene non munirsi di borse a tracolla ingombranti; in molti non la usano, ma io non riesco proprio a farne a meno perché voglio sempre avere vicino gli oggetti che uso di più.

Io ho preso il modello Gabbie Mini che purtroppo, a differenza di quelle che ho già, non ha il laccetto con moschettone portachiavi all’interno, ma per il resto non ho nulla da eccepire; tale mancanza è compensata sia da una tasca sulla parte posteriore chiusa da cerniera e ben isolata da tutto il resto, sia da due piccole laterali a portata di mano.

Credetemi, si tratta di dettagli importanti, perché, in caso di fuga, le chiavi dell’auto devono essere trovate il più velocemente possibile.

Un altro punto a favore è rappresentato dalla forma a sacco che non permette agli oggetti di scivolare fuori facilmente.

Io amo Kipling soprattutto per il portachiavi a forma di scimmia incluso, che può essere realizzato in peluche oppure in metallo. È un dettaglio che mi ha attirato fin dai tempi delle scuole superiori perché le utilizzava la mia prof di lettere e io restavo sempre lì a guardarli.

Uno dei miei brand del cuore è proprio questo.

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