Ciao Scheletrine e Scheletrini! In questa esplorazione vi porto a La Casa dei Ricordi Incancherati, ossia una dimora abbandonata dove i proprietari si sono ben presto dimenticati dell’anziano passato a miglior vita.
In questa grande casa-azienda piena di ricordi e ferma agli anni Cinquanta era abitata da un signore malato assistito dalla badante; l’ho capito dalla presenza di una grande quantità di pannolini e flebo lasciate in giro per i vari locali, specialmente nei pressi dell’ingresso.
Una volta passato a miglior vita, i parenti non si sono manco presi la briga di svuotare dispensa e frigorifero, tanto che quest’ultimo è pieno zeppo di cibi avariati.
Ogni oggetto è pregno delle sue energie, come se volessero seguirlo nell’aldilà.
Un tempo i parenti avevano addirittura installato un pannello divisorio tra la prima parte della casa e quella successiva; a me piace pensare che volessero donargli gli ultimi giorni all’insegna della tranquillità.
Un particolare molto insolito (in realtà ha catturato per primo l’attenzione della persona che è venuta con me a fare questa esplorazione) è la finestra del bagno ubicato al secondo piano affacciata sulla tromba delle scale. Giuro che non ne vedo l’utilità, se non per far prendere aria alla camera una volta espletati i propri bisogni fisiologici.
Se pensavo di aver finito con le stranezze all’interno di questa casa, mi sbagliavo di grosso: dirigendomi verso l’esterno, ho infatti trovato un bagno di servizio arredato con un tavolino da giardino! Non so se fosse stato messo dopo, ma mi ha davvero stupita.
Di sicuro era lì da tanto tempo, perché pieno di polvere e calce.
Se volete vedere le foto de La Casa dei Ricordi Incancherati cliccate qui.
Io sono entrata scavalcando, tanto da essermi beccata una presa in giro dal proprietario che mi ha visto e raccomandato di non farmi male, ma poi ho scoperto che si poteva entrare facilmente da un altro cancello.
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