Ciao Scheletrine e Scheletrini! Oggi vi porto a fare un’esplorazione a 4 ruote al Concessionario Locci Macomer, un urbex Made in Sardinia.
Pronti, partenza, via!
Concessionario Locci Macomer
Fondato nel 1927, il Concessionario Locci Macomer fallì 85 anni dopo (ossia nel 2012) a causa di una celebre storia di rapimento.
Il figlio venne infatti rapito e il padre andò in malora per pagare il riscatto ai malviventi pari a 300 milioni delle vecchie Lire.
Questa ex fiorente azienda Made in Sardinia è legata al pilota Franco Locci, i cui successi e ricchezze vengono presi di mira dai diversi criminali, i quali, approfittando della partita dei Mondiali di Calcio del 1978 Italia-Brasile, rapirono il figlio Luca, rilasciato dopo 93 giorni e a seguito di numerosi appelli, tra cui quello di Papa Giovanni Paolo I.
Il massimo successo e tracollo del Concessionario Locci Macomer
Tornando alla società, sette anni dopo, registra una crescente espansione e conta 55 dipendenti, tanto che nel 1989 apre una filiale a Sassari.
Nel 2002 vengono licenziati sette dipendenti, mentre l’anno successivo viene revocata la vendita esclusiva del brand IVECO, costringendo così l’azienda a indirizzarsi sui veicoli plurimarche, tra cui Ferrari
Nel 2012 Locci fallisce, facendo divenire gli immensi spazi interni ed esterni delle autentiche discariche.
Macomer: da città fiorente a città dimenticata
Dato che faccio la spola tra la Lombardia e la Sardegna fin da piccola, ricordo Macomer come una città fiorente e molto apprezzata dalle persone per acquistare articoli di ogni genere, ma col passare degli anni ha lasciato spazio al degrado; credo proprio che tornerò per documentarlo e ovviamente fare urbex.
Foto
Se volete vedere le foto del Concessionario Locci Macomer cliccate qui.
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Concessionario Locci Macomer come entrare
L’entrata è davvero semplice, in quanto tutti gli accessi sono aperti.
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